Leggento un'intervista ad Augusto Pieroni mi ha colpito un passo dove si ragiona di fotografia e di Junikiro Tanizaki.
Coltivare la propria arte, diceva, vuol dire lasciare che il tempo la porti a maturazione. Il tempo le conferirà una patina che non velerà la lucentezza ma al contrario la esalterà. Conclude con una bella immagine: come una perla lucidata con cura ogni giorno. Ecco. Oppure da qualche parte, ben nascosti, sottotraccia ci sono i semi del cambiamento.
Le rivoluzioni culturali hanno sempre preceduto quelle reali, si devono svegliare le menti prima. Se tutto è uniforme e indistinto ma non ci sono nemmeno "scuole di pensiero" se non quelle legate alla tecnica, allora non esiste nemmeno avanguardia.
La fuga in avanti non è possibile se non c'è da chi fuggire. Se tutto deve essere mescolato e uniforme il mondo culturale torna ad essere piatto. |
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